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Cod. 8227
EUR 8800.00
Disponibile
1754584460Cod. 8227 Cronometro da MarinaRaro cronometro di bordo firmato D. Mc GREGOR & C Makers To The Admiralty Glasgow &, Greenock F 3078 alloggiato in una bellissima cassa di palissandro con filettature in ottone, della seconda metà del XIX secolo, carica di 56 ore.
Elegante custodia originale in palissandro con doppio coperchio, maniglie a scomparsa, filettature, cerniere, maniglie a scomparsa e i paraspigoli sono in ottone, come pure la sua chiave originale. All’esterno sul coperchio e sopra la chiave di apertura vi è una etichetta in madreperla incisa con scritto il nome del costruttore e il numero del cronometro. All’interno della custodia è alloggiato il cronometro montato su sospensione cardanica bloccata da una levetta a vite. Il movimento del cronometro è contenuto in una cassa di ottone e chiuso all’interno da una corona di vetro, la cassa del cronometro è fissata su una sospensione cardanica per dare stabilità e planarità allo strumento. La carica di 56 ore viene data al cronometro tramite l’apposita chiavetta originale in ottone, alloggiata all’interno della scatola. Il quadrante è in metallo argentato, le lancette sono in oro e le ore in cifre romane, i secondi sono segnati da un piccolo quadrante in basso, mentre un secondo quadrante in alto segnala lo stato di carica dell’orologio.
Ottimo stato, leggermente danneggiato il velluto blu navy stropicciato che riveste l’interno del coperchio, perfettamente funzionante.
Misure cassa cm 18x18x19,5 – inches 7.1x7.1x7.8.
Duncan McGregor iniziò la sua attività a Greenock nel 1836, e nel 1844 aprì una sede a Glasgow. Dal 1856 in poi divenne noto come D. McGregor & Co. Vennero aperte altre sedi vennero a Liverpool nel 1879 e a Londra nel 1886. La ditta si specializzò nella costruzione di strumenti nautici e ottici
Agli inizi del 1700, il problema a bordo alle navi inerente il calcolo della longitudine, in pratica la distanza lungo un parallelo da un meridiano di riferimento, e di conseguenza la posizione della nave, assillava tutti i naviganti. Agli occhi degli uomini del settecento, il mondo aveva un aspetto molto lontano da quello che gli atlanti, i mappamondi e le fotografie scattate dai satelliti ci hanno reso familiare, e non si contavano i Capitani che, con i loro Marinai, avevano perso la vita perché le loro navi si erano distrutte sugli scogli di una costa che, secondo i calcoli errati dei loro piloti, non avrebbe dovuto essere lì.
Il cronometro nautico fu inventato dopo anni di lavoro da John Harrison (1693-1776) e fu una delle più grandi realizzazioni tecnologiche di tutti i tempi. Il cronometro capace di indicare l’ora esatta su una nave permise infatti di risolvere il grande e insoluto problema del calcolo della longitudine sul mare. Nel XV secolo, lo sviluppo della navigazione oceanica e le conseguenti scoperte di nuove terre diedero enorme impulso al commercio mondiale e la possibilità di navigare con sicurezza divenne di vitale importanza per tutte le nazioni marinare. Ci vollero più di due secoli per arrivare alla soluzione definitiva del problema rappresentato dal calcolo preciso della longitudine.
La produzione di cronometri è stata di: uno nel 1737, che fu provato a bordo nel 1763. Nel 1859 L’Inghilterra ne possedeva 750, di cui 610 a bordo delle navi, 80 in riparazione e 60 in consegna. La produzione nel 1889 è di circa 300 all’anno.
La Francia nel 1768 ne possiede due e nel 1832 invece 143.
Il primo cronometro in America fu prodotto soltanto nel 1942. L’America, impegnata nella seconda guerra mondiale, decide di produrli in serie attraverso la Hamilton e la Elgin Watch Co. su licenza della Svizzera Ulisse Nardin. In un solo mese, vengono costruiti più cronometri di quanti ne venivano prodotti in un anno in tutto il mondo consegnandone nello stesso 1942: 8902 per la Marina Militare, 1500 per la Commissione della Marina, 500 per l’Esercito e l’Aviazione, 2170 per le Marine Militari di altre nazioni.
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